Per la Kuminiano Fruit poli produttivi nelle province partenopea e di Plovdiv
Pino Cerciello
La Storia
Pino Cerciello Il Sud che cresce, la storia di Kuminiano Fruit dei fratelli Santorelli che, dalla provincia di Napoli, e precisamente Comiziano, allargano gli orizzonti a Plovdiv (Bulgaria) con un salto di qualità che li porta a diventare uno dei principali trasformatori europei della ciliegia. Un'azienda dinamica e in crescita che da tradizione di famiglia è diventata leader europea nella lavorazione del ciliegio e della prugna blu. E sono anche materia di studio per tanti giovani universitari della Bulgaria.
L'Università di tecnologia alimentare (UHT) di Plovdiv ha fatto incontrare gli studenti di tutte le specialità nel campo dell'industria alimentare con i rappresentanti delle impresa napoletana nell'ambito dell'evento "Career Days - Career Navigator". Un incontro affollatissimo in cui i datori di lavoro dei vari settori hanno presentato la loro attività, i programmi di tirocinio e di borse di studio, nonché le opportunità di sviluppo professionale per i giovani. Una grande opportunità a cui hanno dato il oro appoggio anche le istituzioni governative.
Il Gruppo
I fratelli Santorelli, Michele, Giovanni e Roberto si dividono tra Comiziano e Plovdiv dove hanno impiantato un moderno stabilimento di trasformazione al fianco di una piantagione di ciliegie tra le più avanzate del mondo. Roberto, che vive in Bulgaria insieme a Michele, è anche presidente di Confindustria Italia in Bulgaria. Un incarico che lo porta ad un costante contatto con il governo bulgaro e con i massimi vertici dello stato balcanico. Numerosi i viaggi con il presidente della repubblica bulgara, Rumen Radev, a capo delle delegazioni industriali al seguito.
Un impegno in sinergia anche con l'ambasciata italiana a Sofia guidata da un'altra campana, l'avellinese Giuseppina Zarra, con la quale hanno costruito diversi progetti economici. Roberto Santorelli da Milano ha rilanciato il suo impegno e le sue tesi per portare avanti l'imprenditoria italiana e, in particolare, quella del Sud dove esistono grandi opportunità di sviluppo.
Il coraggio
«A Milano, all'Elite Day presso la Borsa Italiana, abbiamo avuto il piacere di incontrare amici e imprenditori e di ascoltare relatori che hanno ispirato tutti noi. Il coraggio, la passione e la formazione sono alla base di ogni grande impresa. Guidati dallo scopo, dalla visione e dalla missione, costruiamo un'eredità duratura e modelliamo il futuro con impatto, insieme».
Con circa cinquecento dipendenti e alcune migliaia nell'indotto la Kuminiano Fruit è diventata un punto di riferimento per il processo produttivo bulgaro ma anche per i tanti industriali italiani che stanno investendo nel paese balcanico. «La nostra politica di economia circolare riferiscono alla Kuminiano Fruit - parte dalla cura della terra, all'allevamento, nei nostri frutteti, delle api per l'impollinazione, all'utilizzo del 100% della frutta prodotta, incluso i noccioli e i rami dalle potature, per la produzione di vapore per i nostri processi produttivi».
La Storia
Cicli innovativi che hanno contribuito a far diventare quest'azienda napoletana tra le più importanti del continente.
Nel 1925 Michele Santorelli e la moglie Filomena iniziano la lavorazione delle nocciole nel portico/ corte di casa a Comiziano. Le nocciole cernite, calibrate e sgusciate vengono anche esportate in Germania e America. Nel 1950 avviene la diversificazione di prodotto con la commercializzazione delle ciliegie in salamoia per le pasticcerie. Dal 1960 avviene poi la trasformazione imprenditoriale che porta a un'innovazione tecnologica nella trasformazione delle ciliegie e all'ingresso sul mercato americano del 1965.
Da lì in poi un'ascesa continua con l'ingresso in Bulgaria nel 1990 subito dopo la caduta della cortina di ferro.
In trentaquattro anni una crescita costante che porta all'acquisizione di un nuovo stabilimento a Katunitsa che aumenta le capacità produttive e amplia la gamma di prodotti. Nel 2005 arriva anche il nuovo stabilimento in Italia, a Tufino con la lavorazione delle ciliegie da industria per il mercato italiano. A seguire arriva in Bulgaria un'integrazione verticale a monte con la prima piantagione gestita direttamente in proprio e un susseguirsi di acquisizioni di nuovi stabilimenti diversificando la produzione nella frutta secca.